IL CIBO – NUTRIMENTO PER CORPO E SPIRITO – PARTE 1

 Il cibo: nutrimento per corpo e spirito Questo articolo può essere considerato come una lettura estiva, prendendosi del tempo; immagino che di voi già le sappiano su questo argomento così “antico, ma sempre attuale”.

Queste considerazioni sul cibo, come nutrimento per corpo e spirito, non hanno alcuna pretesa medico-scientifica, né rappresentano una descrizione sui cibi o sulla dieta. L’intento è quello di sottolineare l’aspetto più sottile, energetico e spirituale del cibo come nutrimento dell’uomo, in quanto essere composto di più livelli o corpi… a questo proposito leggi l’Articolo: PANCA KOSA – I 5 INVOLUCRI, CLICCA QUI.


Qui una sintesi degli argomenti di questa prima parte:

Il cibo influenza la mente.

Le qualità del cibo (Guna).

La moderazione e il modo di nutrirsi.

Il cibo per il meditante.

Tutto il processo del cucinare dovrebbe essere puro.

 


Queste “affermazioni” sono una sintesi degli insegnamenti di Sathya Sai Baba riguardanti l’alimentazione, affermazioni che a loro volta sono comuni a molte alte tradizioni spirituali e le possiamo anche ritrovare nelle parole di altri Maestri realizzati.
I pensieri e le citazioni qui esposte sono state raccolte con paziente lavoro dal Centro SAI BABA di Brescia. Alcuni suggerimenti e considerazioni possono dunque essere considerate delle vere e proprie guide….in un campo così vaso e complesso.

Ricordiamo che il CIBO non è il solo NUTRIMENTO che “entra” in noi…
Noi ci cibiamo, ci nutriamo con tutti e cinque i sensi (ciò che vediamo, ciò che sentiamo, ecc… oltre a ciò che pensiamo).


“Le calorie che si assumono per bocca sono solo una piccola parte di tutto ciò che l’uomo introduce.

E’ anche nutrimento dell’uomo ciò che entra nei sensi : esso è cibo.
Contribuisce a formare l’uomo, tutto ciò che egli vede, ode, tocca, l’aria che respira, l’ambiente che preme per essere percepito, apprezzato, accettato”.

                                                                                     BABA


 

Ovviamente tutto dovrà essere preso con grande buon senso, senza rigidità eccessiva, perché bisogna tener conto che è necessaria una gradualità nei cambiamenti delle abitudini; oltre a tener conto delle importanti e peculiari caratteristiche e  differenze tra le persone  Il cibo: nutrimento per corpo e spirito .


Infatti un’applicazione letterale di certi principi (es. cibi crudi o cotti, n° di pasti al giorno, digiuno, ecc. ), che non tenga conto della particolarità del proprio corpo e del proprio stato di salute potrà causare danni e non benefici. Ciò che fa bene ad uno, può fare male ad un altro.
E’ necessario quindi che, ancora una volta, seguiamo il consiglio di BABA di usare la propria facoltà discriminatrice e, dopo aver vagliato attentamente i pro ed i contro ed aver fatto riferimento alla propria esperienza, ciascuno trovi il giusto sentiero.


IL CIBO – NUTRIMENTO PER CORPO E SPIRITO: IL CIBO INFLUENZA LA MENTE

I pensieri dipendono anche dalle abitudini alimentari e dal nostro comportamento.
Quando si ha la salute è più facile che ci si possa impegnare nella spiritualità, andrebbe fatto ogni sforzo per mantenere sano il corpo.

La QUALITA’ e la QUANTITA’ del cibo che ingeriamo determina i nostri pensieri ed i nostri sentimenti.

La moralità della condotta, le buone abitudini, lo sforzo spirituale, dipendono in gran parte dalla qualità del cibo.
Le malattie, la debolezza mentale e la pigrizia spirituale provengono tutte dagli errori dell’alimentazione.

Le parti sottili del cibo diventano la nostra mente.

La parte grossolana del cibo viene espulsa sottoforma di feci.

La parte sottile prende la forma dei muscoli del nostro corpo.

La parte che potete chiamare essenza, prende la forma della mente.

Il cibo è la forza formativa primaria.

Baba dice: “Forse avrete dei dubbi sul perché dovremmo dare così tanta importanza ad una questione minima come il cibo, quando ci sono così tante altre cose importanti : Senza la purezza della mente non potremo ottenere nulla”.

Le scritture hanno sentenziato che, quando l’uomo rincorre i sensi, diventa un animale; quando si fa guidare dalla mente e dalla coscienza, diventa un uomo; quando si fa guidare dal cuore e dall’anima diventa divino.

Chi si comporta secondo i dettami dell’intelletto (Buddhi), è considerato grande fra gli umani, ma chi si fa guidare dallo SPIRITO (ATMA), diventa DIO.

 

Mentre il corpo grossolano, ossia l’involucro costituito dal cibo (annamayakosha) è principalmente derivato dagli alimenti, la parte sottile dell’acqua che beviamo dà il suo contributo alla guaina della vita (pranamayakosha ).

I due involucri del cibo e della vita, sono alla base degli altri tre involucri e cioè :

  • l’involucro mentale (manomayakosha);
  • l’involucro intellettuale (vijnanamayakosha);
  • l’involucro della beatitudine (anandamayakosha).

Ciò dimostra l’enorme importanza che rivestono il cibo e le bevande nel modellare e sviluppare la personalità umana.

 


 Il cibo: nutrimento per corpo e spirito LE QUALITA’ DEL CIBO (GUNA).

Il cibo può essere suddiviso in 3 aspetti – qualità:

SATTVICO, quando stimola pace ed armonia; guna (qualità) sattva – luce.

RAJASICO, se stimola passioni, attività ed avventure; guna (qualità) rajas – fermento.

TAMASICO, quando porta all’accidia ed al torpore, guna (qualità) tamas – oscurità.

I tipi di guna sono tre: Sattva, Rajas, Tamas. ll loro sostegno è Antakarana, la Coscienza Interiore. “Tu sei ciò che mangi”. 

Che cosa si intende per cibo SATTVICO?

Il cibo che rende l’uomo felice, che è attraente, succoso, oleoso, buono e delizioso può essere considerato cibo Sattvico.

Questo cibo ha un elemento sottile che chiamiamo Sattvico; esso ha a che fare con la forza vitale. Il cibo Sattvico è associato all’olio e non al grasso.
Per essere Sattvico, il cibo deve essere tale da dare forza tanto alla mente quanto al corpo.

Farina, latte, yogurt, frutta e fagioli, radici, tuberi sono cibi sattvici. Non deve essere troppo salato, né troppo piccante, né troppo amaro, né troppo dolce e si deve evitare il cibo che provoca sete.

Il cibo Sattvico favorisce la REALIZZAZIONE e la LIBERAZIONE dalla dualità e relatività del mondo.

Qual è il cibo RAJASICO?

Il cibo Rajasico è troppo salato, troppo dolce, troppo amaro, troppo aspro, troppo piccante. Anche il cibo senza olio, che è completamente secco, non dovrebbe essere mangiato.

Il cibo Rajasico genera pensieri virulenti.

La carne di animali uccisi è un cibo Rajasico.

L’eccesso di latte fa male: è Rajasico.

Qual è il cibo TAMASICO ?

Alkccol, caffè, ecc. sono cibi Tamasici. Il pesce è un cibo Tamasico. Mangiate il cibo cotto subito dopo che è stato cucinato: più aspettate, più Tamasico diventa.

Il cibo Tamasico uccide l’intelletto (Buddhi).


 Il cibo: nutrimento per corpo e spirito

IL CIBO – NUTRIMENTO PER CORPO E SPIRITO: LA MODERAZIONE E IL MODO DI NUTRIRSI

“Lo Yoga, o Arjuna, non è per chi mangia troppo né per chi non mangia affatto, né per chi ha l’abitudine di dormire troppo o per chi rimane sempre sveglio”.

Bhagavad Gita, canto VI, v. 16.

Il BUDDHA predicò la stessa regola di moderazione ai suoi discepoli: ” Siate sempre sobri, non indulgete mai in eccessi “.

Il principio generale è che ci deve essere un certo limite, una moderazione.

Il cibo moderato è la miglior medicina per evitare malattie fisiche: è importantissimo osservare delle norme di moderazione nelle abitudini alimentari, nel lavoro e nel dormire.

L’uomo che osserva una dieta moderata può salvarsi dalla maggior parte delle malattie. Dopo i 50 anni si dovrebbe gradualmente ridurre la quantità di cibo da ingerire. Spesso, in tempo passati, si facevano solo 2 pasti al giorno e gli antichi saggi mangiavano una sola volta al dì. Essi dicevano che: “….. è un asceta colui che mangia una sola volta al giorno, un godereccio chi mangia due volte al giorno ed un malato chi tre volte”.

Di conseguenza le persone soffrono di indigestione e di insonnia. La mancanza di sonno è all’origine di molti disturbi. Bisognerebbe mangiate ad intervalli regolari, secondo una tabella ben prestabilita.
 Non bisognerebbe concedere troppo al sonno ed agli esercizi fisici, ma di più alle pratiche spirituali e al servizio agli altri. Mangiate dunque lo stretto necessario e date quanto vi avanza a chi ne ha bisogno.

L’eccesso di cibo rende torpidi.

Quando ci sediamo per pranzare ci sentiamo leggeri ed agili. Dopo aver mangiato dovremmo alzarci con la stessa sensazione di leggerezza e di agilità.

E’ di grande importanza, mentre si mangia, mantenersi sereni ed in pace.

Non lasciamoci mai andare in discussioni su argomenti che possono provocare agitazione od alterazione e disturbare quindi la pace mentale durante i pastiDovremmo inoltre, evitare di guardare la tv, video o altro mentre si mangia, poiché ciò potrebbe essere causa di turbamento mentale.

La tensione mentale è causa di malattie.

Evitate qualsiasi rumore, fate tutto con calma. IL SUONO CHE RIUSCITE A PERCEPIRE NEL SILENZIO E’ DIO. Anche quando servite il cibo non siate rumorosi. La lezione che dovremmo imparare è che quando facciamo il bagno, quando ci sediamo per meditare o quando mangiamo il nostro cibo, non dovremmo pensare ad altre attività o altre idee.

Anche parlare troppo mentre si mangia arreca danno.
Non dovremmo dare spazio a nessun tipo di conversazione mentre mangiamo.

Se siete afflitti da cattivi pensieri mentre consumate il cibo, questi pensieri contaminano il cibo che state mangiando e di conseguenza influiscono sulla vostra mente.

Non sprecate cibo! Perché? Perché il cibo è DIO ; è indispensabile alla vita, dal momento che un corpo non può sopravvivere senza di esso.

Dobbiamo cercare di “controllare” i desideri :

Non sprecate denaro.

Non sprecate tempo.

Non sprecate cibo: “Ci sono migliaia di persone che soffrono la fame… Mangiate bene e quanto vi sentite, ma non sprecate mai il cibo”.

Non sprecate energia.


 Il cibo: nutrimento per corpo e spirito IL CIBO PER IL MEDITANTE

La tecnica spirituale di DHYANA menzionata nella Bhagavad Gita, non può essere benefica in assenza di una alimentazione completamente Sattvica estesa a tutto il corpo, vista, udito, odorato e tatto.

Il vero valore ed il significato della Meditazione dovrebbero essere chiaramente afferrati … per evitare le insidie ed i pericoli derivanti da una sua pratica erronea.

“Coloro che praticano la meditazione dovrebbero astenersi dalla carne” .

Se il ricercatore Spirituale si stanca, allora alla fine della Meditazione giornaliera può mangiare alcune noccioline americane crude o mandorle messe in ammollo nell’acqua….


TUTTO IL PROCESSO DEL CUCINARE DOVREBBE ESSERE PURO

Al giorno d’oggi tutto è inquinato: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, i suoni che ascoltiamo ed il cibo che consumiamo.

A causa di questo inquinamento, la salute dell’uomo ne risente.

Sia l’attaccamento che l’egoismo, sono anche in parte la conseguenza di una alimentazione errata.

Ci sono tre purificazioni da raggiungere, la provenienza, il processo di preparazione e di consumo ed il fine, devono essere ugualmente puri.

1) Prima di tutto devono essere pure le materie prime.

2) Poi i recipienti nei quali sarà cotto il cibo.

3) Infine devono essere pure le persone che preparano le vivande e che le servono.

Secondo la tradizione orientale: Non si devono impiegare per mantenersi mezzi illeciti, ingiusti o falsi, perchè sarebbero inquinati all’origine. Gli utensili ed il vasellame devono essere puliti ed incontaminati e chi serve a tavola non solo deve essere pulito nel vestire, ma anche nelle abitudini, nel carattere e nella condotta. Egli deve essere esente da odio, ira, preoccupazioni e da indifferenza mentre serve le portate, ma deve essere gaio e lieto, umile e pieno d’amore e mentre bada ai commensali non deve avere in mente pensieri o cose cattive.

Noi non sappiamo le idee di chi cucina, nè possiamo sapere se chi ce lo ha venduto l’ha avuto con mezzi leciti. E’ per questo che, prima di prendere il nostro cibo, dovremmo pregare ed offrirlo al Divino in noi e fuori di noi, perché lo purifichi e lo riempa di vibrazioni elevate.

Prendete il cibo che consumate, offritelo a DIO prima di prenderne una porzione: allora è reso puro e potente.  

Ogni giorno, ad ogni pasto, noi stiamo offrendo combustibile al fuoco che DIO ha acceso in noi per trasformare il cibo in calorie.

Quando mangiamo, lo dovremmo fare in atto di preghiera, in profonda gratitudine. Ecco perche sarebbe importante e necessario recitare il mantra del cibo. E’ lo Splendore del SUONO -VIBRAZIONE – COSCIENZA che trasforma la mente ed il cibo in forza vitale.

La preghiera rimuove tutti i difetti e lo “sporco” dal cibo, da qualunque parte provengano.

Prima di pregare in quel modo, il cibo è semplice cibo, ma una volta offerto a DIO, diventa “Prasadam” (Cibo Consacrato).

BRAHMARPANAM BRAHMA HAVIR
BRAHMAGNAU BRAHMANA HUTAM
BRAHMAIVA TENA GANTAVYAM
BRAHMA KARMA SAMADHINA

“L’atto di offrire è Dio, l’offerta è Dio, da Dio viene versata sul fuoco del sacrificio di Dio.
In verità si raggiunge Dio concentrandosi perfettamente nell’azione, che è essa stessa Dio”.
(Gita, cap. 4, verso 24)

AHAM VAISHV ANARO BHUTVA
PRANINAM DEHAM ASHRITHAHA
PRAN APANA SAMAYUKTAHAA
PACHAMY ANNAM CHATURVIDHAM

“Divenuto fiamma di vita, penetro il corpo degli esseri che respirano e, unendomi al loro respiro vitale, 
digerisco le quattro specie di alimenti: solidi, fluidi, semifluidi e liquidi”.
(Gita, cap.15, verso 14).

Si può anche “leggere e interpretare” così:
“O Dio che dimori in ogni cosa, Ti offriamo questo cibo che porteremo alla bocca, masticheremo e inghiottiremo, affinché Tu, attraverso l’inspirazione e l’espirazione, nel fuoco della digestione, possa trasformarlo in energia divina.
Il cibo è Dio, l’offerta del cibo è Dio, noi siamo dio, Dio è il fine i il mezzo.”

 

Questa “preghiera”, se recitata con coscienza e sacralità,  è di certo per il nostro bene.
La mente si basa sul cibo, tutto questo contribuisce al graduale processo della mente che viene purificata.

“Non rinunciate a questa pratica anche se non piace ad altri !”

“In qualunque posto vi troviate, fate (anche solo mentalmente) la preghiera prima dei pasti.”

Maddalena Caccamo