LA GRATITUDINE

la gratitudine

Il tema della gratitudine, dell’essere grati, del ringraziare riguarda qualcosa di assai importante.

Una dimensione che dovrebbe nascere spontaneamente all’interno di noi, grazie ad una consapevolezza profonda di chi siamo e di quanti doni preziosi abbiamo, nonostante spesso ci possano essere difficoltà.

Per questo articolo, ho preso ispirazione anche da uno scritto di Laura Sabbadin (Insegnante di Yoga ed Educatrice ai Valori Umani).

 


Quando e “come” la gratitudine?

→  Normalmente diventiamo grati solo quando, per qualche ragione, ci manca qualcosa di importante.
Quando ci accorgiamo che non possiamo più fare tutto quello che di solito diamo per “scontato” come il camminare, mangiare, respirare…
Allora la gratitudine sorge quasi spontanea.

E’ come una gratitudine “reattiva”, che si attiva come reazione per aver sperimentato una privazione.


→  Oppure pensiamo alla gratitudine come ad un “sentimento piacevole” che nasce quando ci succede qualcosa di bello, arriva un dono, incontriamo qualcuno che ci aiuta, e così via.

Ai bambini viene insegnato a dire “Grazie” quando ricevono qualcosa.
Se pensiamo ad un bimbo piccolo, che ancora non sa parlare, riesce comunque a comunicare il “suo” grazie e la sua gioia con risolini, sorrisi, uno sguardo attento che ci parla.
Nel tempo spesso diviene un’abitudine, senza però un reale sentimento che la alimenti.
Infatti, crescendo, un bel grazie diventa un’abitudine gentile e un po’ meccanica, che a volte non porta con sé un’energia corrispondente.


→  Man mano che la consapevolezza aumenta, anche la gratitudine si può espandere.

In questa caso, non è più un atto meccanico, una risposta a qualcosa di specifico che “riceviamo”.
la gratitudine diventa uno stato mentale, quando ci accorgiamo di quanti doni ci circondano.

Se cominciamo a ringraziare ed essere grati per quello che ci circonda, questo sentimento si approfondisce e cresce portando con sé poco a poco uno stato di amore (puro…).

Si comincia ad entra in una forma di gratitudine spirituale.
Uno stato di gratitudine rinnovata apre la porta a una sempre maggiore armonia.
Cominciamo a cambiare “frequenza”, a vibrare diversamente e questo ci permette di diventare sempre più consapevoli che  la vita ci porta ciò che a noi serve maggiormente per la nostra crescita ed evoluzione.
Ci viene dato esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per espanderci sempre più nell’amore che tutto abbraccia, che tutto in sé comprende. Basta saperlo vedere…

Questo atteggiamento ha un profondo effetto sul sistema nervoso e ormonale del corpo, abbassa il cortisolo, l’ormone dello stress, agisce sulla regolazione della pressione, sulla digestione, sul sonno… e ci apre a migliore e maggiore chiarezza, concentrazione e presenza mentale.

La gratitudine non è solo un sentimento, ma un’energia molto forte che può venire coltivata, e da piccolo seme diventare un albero capace di dare ombra e frutti a molte persone.


gratitudineTutto è reazione, riflesso e risonanza.

Reazione, riflesso e risonanza possono essere fisiche, come quando due diapason suonano contemporaneamente anche se solo uno viene colpito.
Possono essere emotive, come quando ci troviamo vicino a persone che ridono e non possiamo fare a meno di sorridere e forse ridere a nostra volta.

Siamo collegati gli uni agli altri, proprio da questo riflettersi, da questo risuonare.

Molti maestri hanno detto che la mente è come una chiave, se la giriamo solo verso il mondo ci possiamo “perdere”, come intrappolati nell’illusione e in pensieri non produttivi, se la giriamo verso l’interiorità e lo Spirito ci possiamo “liberare ed evolvere spiritualmente” in  spazi interiori di pura gioia e beatitudine (ananda).

Uno dei modi migliori per “girare la chiave dalla parte giusta”, per direzionare la mente verso la gioia, è la gratitudine.

Ma… non tutti riescono ancora a sperimentare profondamente e in modo autentico la gratitudine.
Allora… come arrivare ad uno stato di gratitudine profonda, specialmente quando ci si sente tutt’altro che grati?

 

Come invogliarci ad essere grati…

Ci sono alcuni metodi che possono facilitare, qui ne potete leggere un paio molto semplici:

  • L’attenzione ai dettagli, la MATTINA, prima di alzarci dal letto, proviamo ad elencare almeno 5 motivi per essere grati, richiamando alla mente la sensazione di gratitudine, e ringraziando in anticipo per tutti gli altri momenti in cui poter sperimentare la gratitudine durante il nuovo giorno e questo atteggiamento mentale e interiore porterà risonanza e reazione di abbondanza e gioia.

 

  • La SERA di nuovo. Ci portiamo in raccoglimento ed elenchiamo” almeno” altri 3 motivi per cui esser grati, anche situazioni che riguardano la giornata appena trascorsa.
    Potete prendere spunto da questo audio condotto da Laura Sabbadin: una riflessione, CONTEMPLAZIONE sulla gratitudine.

Buon ascolto!

 


Maddalena Caccamo